Lago Mouton superiore - 7 Luglio 2010 - Valle Stura

Anche Gianni voleva iniziare l'estate con un bel lago, e cosa di meglio che provare un bacino nuovo in compagnia?
La scelta è così caduta sui laghi Mouton nei pressi del santuario di Sant'Anna di Vinadio.
Partenza alle 8 dal piazzale verso il passo di Bravaria...a circa metà strada dovremmo incontrare il primo lago.
Il percorso non è lungo e il dislivello non elevato, ma il peso dello zainone sulle rampe si fa sentire comunque.
In poco tempo siamo al primo lago e, a prima vista, ci prende un pò la depressione...sembra più uno stagno!
Non ci perdiamo d'animo e imbocchiamo una deviazione verso il lago superiore che in realtà si presenta come due piccoli
laghi uniti da un ruscello; molto probabilmente erano una cosa sola, ma una frana li ha separati.
Anche qua sembra che pochi centimetri ci separino dal limo del fondale... fra me e me penso "forse oggi sarà tutta
fatica sprecata".. e dall'espressione sembra che anche Gianni pensi lo stesso!
Così saliamo al laghetto più in alto. Appena lo abbiamo di fronte, come gli altri, non sembra profondissimo ma
almeno l'acqua è limpida e non pare esserci tanto limo.
Qualche sguardo e la decisione di rinunciare è nell'aria...ma ormai siamo lì, lo zaino ce lo siamo portato, l'acqua è fresca
e il caldo è intenso. Un pò di fresco non ci farà male e, forse, rinunciare non è proprio il caso.
Via, ci si veste e in poco tempo siamo a mollo...alla fine siamo stati ben ripagati: il lago è interessante,
da un fondale roccioso di circa -1,5 metri, passati vicino ad un masso enorme c'è una specie di piccolo canyon
che ci porta a -5 metri. Il paesaggio subacqueo non è male, pieno di vita e con scorci veramente interessanti data
la buona visibilità. Quando ci incontriamo sembra proprio dalle espressioni che tutti e due siamo pienamente soddisfatti.
Sicuramente non abbiamo toccato una profondità abissale, ma tutto il contesto ha creato veramente un ambiente magico.
Appena riemersi siamo pienamente d'accordo: bellissima immersione, rilassante e interessante!
Ottimo, ora tocca svestirsi, rifare gli zainoni e tornare al Santuario...la cima Maladecia, che ci sta
di fronte, con questo suo nome "particolare", in fondo, ci ha portato fortuna.
Dai che si scende, a casa ci aspettano Manu e Fede...e da qualche settiman anche il piccolo Tommaso.
Dimenticavo...il tutto dedicato lui!
Alla Prossima